Abbracci gratis

"Ma cumm è Sara, dobbiamo fare il karaoke! Vieni, ja... tanto abiti vicino! Ja, non fare la uallera!"

La nota vocale su WhatsApp di un'amica del mio bar di fiducia, la sera di quel giorno... peccato che fossi sudata e stanca. Il sole e il vento mi avevano annientata.

Quel pomeriggio, ho preso il treno della linea 2 per andare a Mergellina. Quello che prendevo quando andavo a lavorare. Stesso percorso, inizio ore 16, come il mio solito orario di inizio. Invece alle 16 ho cominciato ad abbracciare gente...

Ognuno aveva la sua reazione, anteriore, posteriore e contemporanea all'abbraccio. Ognuno si liberava del suo fardello, appoggiandosi a una spontanea risata. Qualcuno ci raccontava la sua storia, commosso. Qualcuno scappava. Ridendo.

"Scusateci, siamo sudati..." diceva imbarazzato qualcuno... Non so perché avessi quella frase dentro, ma all'abbraccio successivo ho esordito così: "Non c'è amore senza sudore!". Poi ci ho riflettuto e, alla fine, è davvero così: solo chi ama, suda. Senza pensare a doppi sensi che i più maliziosi penseranno.

Se si vuole la felicità, bisogna sudarsela. Non tutto quello per cui suderemo ci ripagherà con il nostro stesso sudore. Ma il bello è sudare, dare il massimo per qualcosa e fare in modo che si realizzi.

Che sia sudore, quello che torna indietro, che siano lacrime, si tratta sempre di sale con cui concimeremo la nostra crescita personale.

La mia felicità sarà impiegare le mie giornate a sudare per i miei obiettivi, lo giuro. Non ho dimenticato Stefano, ma avevo dimenticato che posso ancora farcela. Ho già dimostrato a me stessa che posso fare cose improbabili. Avevo già dimenticato la mia promessa, solo per le difficoltà della vita. Ma la vita si diverte a metterti alla prova.

Ho bidonato anche M.