Lesione

Lo so, avevo detto che avrei parlato della ferita, ma quello del titolo in fondo è un sinonimo.

Ho riflettuto molto sul segno che lascia una ferita nell'essere umano e oggi mi ritrovo a descrivere le mie sensazioni, con l'intento (spero) di esorcizzarla. Ognuno di noi ne porta almeno una, se la trascina dietro come una grossa palla al piede, ancorata all'anima come un cancro al corpo.

Per quanto riguarda me, è stata sufficiente una lesione per comprendere come possa sentirsi un essere umano ferito: è esattamente come una bestia ferita. Non ci si può avvicinare, avrebbe la forza di graffiarti con gli artigli che non ha mai avuto, sarebbe capace di ridurti in poltiglia perché ogni frase è inopportuna, qualsiasi gesto infastidisce, nessuno capisce perché non è nella tua stessa merda, eccetera. La rabbia per l'impotenza ti fa venire da piangere e pensi di non avere lacrime sufficienti per piangere come si deve e tratti tutti a pesci in faccia. Poi piangi e non ti liberi, ti viene solo mal di testa e il meccanismo sembra non avere fine. Sei riuscito a peggiorare il peggio che poteva accadere. Un dolore indescrivibile, che si diffonde dal corpo all'anima, che non augureresti nemmeno a uno che se lo meriterebbe.

Poi a un certo punto la rabbia si tramuta in forza. Una forza sovrumana che ti fa alzare dal letto, perché vuoi vedere se è nuvoloso, se oggi ti puoi bere un aperol spritz, se il vicino sta buttando la spazzatura. Non te ne è mai fregato un piffero di vedere cosa fa il vicinato, ma improvvisamente tutto diventa interessante, attraente, tenero. Anche come camminano con il sacchetto. Sembrano pazienti con la ricetta in mano... e hanno in mano la spazzatura.

Pensi al fatto che pensavi che fossero tutti stronzi e invece ora ti vien voglia di perdonare tutti, perché poteva andare peggio di questo peggio. Ti fanno tenerezza, ma effettivamente credi che siano rimasti ancora un po' stronzi. Solo che non ci dai più peso.

E anche quando sembra tutto finito, ti senti irrimediabilmente diverso. Compromesso. Alterato.

Perché una lesione lascia un segno per sempre, anche se hai vita lunga.