Assurdità
- aletheia-87
- 11 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 12 nov 2024
Più vado avanti, più mi rendo conto che le mie antiche impressioni sulla gente fossero ben fondate. Ma io ero troppo bisognosa di affetto per accorgermi della assurdità di certi atteggiamenti.
Parliamo di chi si è rivelato ciò che non era, per esempio. Non di carattere, no: una persona completamente diversa da quella che diceva di essere.
Sono stata insieme a gente improbabile, in compagnia e in coppia. Con alcuni neanche ho concluso. Ma ora sono da questa parte.
Parliamo di quelli che ti scrivono, leggono la tua risposta e ti fanno vedere che non l'hanno letta. Assurdità. Con questi neanche ho iniziato.
Parliamo di quelli che ti incontrano otto volte e tutte le otto volte vogliono il tuo saluto. Se lo dai sette volte, si offendono e non ti salutano più. Assurdità. Con alcuni ci ho anche mangiato.
Parliamo di quelli che quando parli non ti guardano negli occhi. Non per timidezza, no, ma perché hanno torto e sono troppo codardi per reggere il tuo sguardo. Con alcuni ho sprecato il fiato.
Parliamo di quelli che appaiono per poi sparire.
Di quelli che ti addossano le colpe loro, perché fa comodo addossare le colpe a qualcuno di cui si è invidiosi.
Parliamo di chi sparisce senza neanche apparire (questi sono i migliori): non parlano, non sentono ma devi stare all'erta.
Parliamo di quelli che parlano troppo, così tanto che ti sovrastano senza neanche sentire repliche.
Di quelli che, dopo essersi fidanzati, ti tolgono il saluto.
Di quelli che, dopo essersi presi un dito, si prendono anche il corpo e poi si offendono se fai un passo indietro.
Quelli che vanno a vivere per la prima volta fuori casa e pensano di sapere tutto della vita e iniziano a tirarsi la calzetta come colui che la fa sul gabinetto dorato.
Quelli che ti fanno il terzo grado sulla tua vita e ci rimangono male se dici che non rispondi: sei tu la maleducata, non loro che ti fanno il terzo grado solo perché sono più grandi di te.
Quelli che spariscono dopo averti detto e fatto credere che ci sarebbero stati per sempre.
Quelli che ti lasciano perché si è scaricata la batteria o è scaduto lo yogurt.
Parliamo di quelli che escono dall'uovo di Pasqua perché non sanno come passare il tempo (beh, questo l'ho fatto anch'io).
Mi sto lamentando? Un po'... Ma riconosco di essere stata troppo per questa gente. Sì, credo proprio di essere troppo per molti di loro, di appartenere a un altro pianeta, dove va tutto bene semplicemente perché loro non ci sono e io posso vivere nella pace in cui mi tengo strette le mie gioie delle quali sono stragelosa.
Meno male che resto da questa parte.
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